Indie-R-Views | Alessandro Bonanni | comico cantautore

Alessandro Bonanni
Alessandro Bonanni

Alessandro Bonani è un artista romano nato come cabarettista all’interno dei locali romani, dopo la scuola del DAMS, lettere, storia del cinema, tesi su Corrado Guzzanti (le varie imitazioni già in campo scolastico), ci dice che il lato artistico già fa parte della prima giovinezza. Da giovane infatti inizia già a seguire i comici di Zelig, intraprendendo poi dei laboratori romani quali il Comic Ring Shows (il più longevo della capitale, diretto da Stefano Fabrizi). Proprio da qui ha iniziato con i suoi primi pezzi da cabarettista, favorendo i consensi del direttore. Successivamente dà il via alla carriera d’autore (Andrea Perroni, Marco Capretti, collaborazione quali con Max Giusti, quindi un programma di candid camera su Mediaset). Parallelamente ha sempre continuato il teatro e con Giovanni de Anna.
Parlando poi di linguaggio in ambito artistico e stilistico cerchiamo di porre l’accento sull’osservazione come punto di partenza che si rivela nel suo caso, con toni più pungenti, prendere in giro in maniera manifesta, quasi al limite del cinismo…
Ma attualmente si sottolinea una certa evidente pigrizia collettiva nel mondo dell’arte, ci sono sempre gli stessi monologhi, limitativi…spesso approssimazione nei monologhi e troppo spesso con ausilio della parolaccia.
Inevitabilmente parlando di attualità e con una sorta di panoramica temporale l’accento si pone sui giovani, per capire dove sta andando questa società che cambia continuamente giorno dopo giorno). Si avverte un po’ di rassegnazione che non arriva immediatamente…Ci racconta l’episodio relativo alla realizzazione di una commedia, attori giovani coinvolti, persone del settore anche disponibili ad accogliere ed apprezzare il progetto; però poi la loro possibilità di investire viene spostata inesorabilmente sui personaggi classici di cinquant’anni. Forse manca la fiducia nei giovani e nelle nuove leve? E’ questo quello che ci risponde Alessandro.

Durante l’intervista mandiamo due contributi video, il primo ispirato a Lillo e Greg (tra l’altro presenti in studio durante lo show) esibizione su Rai con Max Giusti, e l’altro realizzato con un’allegra comitiva di nonni, alle prese con le nuove modernità in fatto di linguaggi e costumi…

Colgo l’occasione per sapere da un giovane artista (in ‘l’osservazione’ di cui sopra) cosa ne pensa della sua città:

Io:”Come vedi la Capitale…cambiamenti? che percezione hai? dove sta andando? …
Alessandro:”La frase che si sente di più …’Roma è la più bella del mondo’ …ma per i turisti…certo, quando vieni per una settimana e poi ti vedi Il Colosseo, Piazza di Spagna, Piazza Navona, etc…Roma è straripante di bellezza, ma poi ad esempio oggi io stavo con un amico a Monteverde…a tipo 15 km da casa mia e partendo alle 15.20 siamo tornati 4h dopo…Sinceramente io scapperei, non ha nemmeno la giusta rappresentanza in Europa, le bellezze di Roma non sono nostre, le abbiamo ereditate. Roma purtroppo è una città che fa schifo. Pero quando vedo gente che abita in centri più piccoli limitrofi, anche più piccoli, anche Umbria…è tutta altra cosa…Io sono pessimista e spero che il mio lavoro mi possa portare via dalla mia città…”
Io:Per quanto riguarda immigrazione ed immigrati?
Alessandro:”Anche qui è un problema politico…Tolleranza verso lo straniero al 50%, c’è un discorso di menefreghismo generale…”

“Devo andare a lavorare” è il singolo musicale di Alessandro Bonanni. Un pezzo centrato ed incentrato sempre sull’attualità e dove la componente giovanile ne sottolinea le peculiarità. Più in generale ci comunica come manchi ad oggi il cantautorato e che spesso musica e cantare si avvicina più ad una sorta di karaoke sempre più perfettibile con voci sempre più belle che poi però pescano continuamente sui classici della musica italiana, senza che quest’ultima venga rinnovata. Il tutto ‘grazie’ molto ai “Talk Shows” o Talents dir si voglia.
Si arriverà magari ad un punto che si fermerà la produzione musicale…magari tra vent’anni riascolteremo ancora Battisti. Magari proprio lui che probabilmente non sarebbe riuscito in questi Talents.

Nel frattempo Bonanni sta organizzando un gruppo musicale e dall’autunno in poi ci saranno delle cose interessanti, ci dice.

Questo suo pezzo parla del lavoro, con battute che sono una serie di sfaccettature…come dico nel finale del brano…l’Italia è fondata sul lavoro ma la mia vita è cosa pubblica ed è affondata nel lavoro”

(intervista del 01 Giu 2016)
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Alessandro Bonanni – “I Selfie”

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